martedì 30 ottobre 2012

Lezioni di...sfoglia!

Giusto per non farsi mancare niente, mi direte, non soddisfatta delle lezioni di chimica e di elaborazione di immagini, ci volevano pure le lezioni di pasticceria.
Del resto, il mio fratellino (che di "ino" ahimé, ormai non ha più molto, trattandosi di geometra lavoratore diciannovenne) c'era arrivato un anno prima di me: armato di grembiule e taccuino, tutti i martedì se ne andava a lezione di cucina. E quest'anno, ha convinto pure me, visto che l' Accademia dei Sapori ha dato il via anche a una serie di lezioni di pasticceria, il Girone dei Golosi (un nome...una garanzia!). La scorsa settimana, mi sono lasciata tentare dalla lezione sulla pasta sfoglia, mia grave carenza in cucina, e devo dire che credo ripeterò l'esperienza: con Matteo Migliaro alla guida della classe (16 persone di tutte le età e con le più disparate conoscenze di cucina) abbiamo prodotto cannoli, sfogliatine, ventaglietti e quant'altro. In poche parole, tornata a casa coperta di farina (sì, ho scoperto a mie spese che sbattere un sacco di farina da 5 kg sul bancone te ne fa volare metà addosso...) ma felice. Voto 10 all'Accademia dei Sapori :)  



Comunque, la replica delle sfogliatine ha dato buoni frutti anche al di fuori dell'Accademia: orgogliosissima del risultato, non potevo che fotografarlo tutta fiera di me e farlo vedere a tutti. Voilà! Le sfogliatine come quelle che la nonna comprava a merenda alle elementari, per capirci, quelle tutte zuccherose ma che più buone non si può.
Guardare per credere ;)




La realizzazione? Semplicissima, quanto ad assemblaggio. Certo che per fare una sfoglia come si deve ho imparato che ci vuole tanto di quel tempo...
Ci vuole anche un discreto tempo a scrivere tutto il procedimento, in effetti. E dal momento che l'ingegner qui presente (ok, non esattamente ingegnere, ma ci stiamo lavorando) è in partenza per Paris (gioia e tripudio!) e deve ancora preparare valigia e tutto quanto, vi lascio con un po' di suspence, che non guasta mai, e vi do appuntamento al prossimo aggiornamento, prometto che mi prenderò il tempo dovuto per non saltare nemmeno un piccolo passaggio o un minimo consiglio dello chef!


Un abbraccio a  tutti, chi passa per caso, chi commenta e chi si cimenta con le mie ricette, ci si vede tra qualche giorno!:)

M.




sabato 27 ottobre 2012

Crostata meringata al limone

Eh, qui si parla di virtuosismi.
Voglio dire, per una che di solito mette insieme una crostata o qualche brownie, che va bene, saranno anche buoni, ma per dire che sono belli ci vuole del coraggio...ecco, questa in confronto è alta pasticceria. Oltretutto in formato mignon (almeno, quella che si vede nella foto), visto che la "sorella" più grande non mi piaceva esteticamente, e ho avuto il coraggio di fotografarla solo quando mi è stato confermato che fosse buona, ovvero quando metà era già allegramente scomparsa...


In ogni caso, amo questa torta. In primis, la meringa: anni fa delle amiche francesi ci avevano fatto provare una specie di tronchetto semifreddo meringato, da flambare subito prima di servirlo con del Grand Marnier, e da allora è stato amore. Quando mi sono imbattuta per caso in questa crostata, una sera in centro, nella testa è scattato un: ommioddio è troppo buona devo rifarla! e ovviamente mi sono fissata con l'idea. Una cena da amici è stata l'occasione giusta...da replicare parzialmente, in formato mini, per il coinquilino che si lamentava perché per lui non c'era niente. Detto fatto ;)  Il tutto combinando produzione personale e sbirciamenti vari in giro per il web, visto e considerato che per frolla e meringa non avevo dubbi, ma non avevo assolutamente idea di come fare quella crema al limone che non è proprio una pasticciera e che sa così tanto di limone da bilanciare il dolcedolcedolce della meringa...fortunatamente, ho incrociato la ricetta di Laura: la crema è venuta perfetta! Per il resto, mi sono arrangiata. Piano piano arriverò a far tutto da sola...sono fiduciosa :)
Nel frattempo, godetevi il risultato: ci vuole un pochettino a prepararla, più che altro pasticciona come sono ho dovuto sporcare cinquemila ciotole e pentolini, però che buonaaaaaaaa! Sarete AMPIAMENTE ripagati dello sforzo.
Che dire...bon appetit!;)



CROSTATA MERINGATA AL LIMONE
INGREDIENTI (teglia da 22 cm di diametro)

per la frolla:
  • 2 tuorli
  • 150g di burro
  • 150g di zucchero
  • 300g di farina
Lavorare con la punta delle dita la farina, il burro e lo zucchero fino a ottenere un composto "sbriciolato", quindi aggiungere i tuorli e impastare rapidamente, cercando di scaldare l'impasto il meno possibile. Una volta ottenuta una consistenza omogenea, formare un panetto, avvolgerlo nella pellicola e metterlo in frigo a riposare per almeno una mezz'oretta.

per la crema al limone:
vi rimando alla ricetta di I dolci di Laura, vi assicuro che viene ottima! L'unico suggerimento è quello di ridurre un po' le dosi, a me ne è avanzata molta...certo, nel caso vogliate fare anche voi una versione più piccola in più, va benissimo cosi!

per la meringa:
  • 2-3 albumi (a seconda di quanto volete sia spesso lo strato, io ne ho usati 3)
  • circa 100 g zucchero (da misurare più che altro "ad assaggio")

Una volta raffreddata in frigo la pasta frolla, stenderla in una teglia foderata con della carta da forno. Coprire con un altro strato di carta da forno e un peso (fagioli secchi, ad esempio), quindi cuocere in forno caldo a 180° per circa 15 minuti. Sfornare, rimuovere la carta di copertura e i fagioli e lasciar raffreddare.
Riempire il guscio di frolla con la crema al limone ormai raffreddata, livellarla bene e coprire il tutto con un bello strato di meringa (io non avevo una sac à poche e sinceramente la preferivo un po' più "rustica", quindi ho lavorato con un cucchiaio, ma è questione di gusti). Infornare con il forno ventilato a 160°, magari anche parzialmente aperto, per una quindicina di minuti, finché la meringa risulterà bella soda e leggermente colorata.




mercoledì 24 ottobre 2012

Eurochocolate 2012


"Dimenticate i diamanti. E' il cioccolato, credo sarete d'accordo, il migliore amico delle ragazze."

Carole Matthews


C'è da dire che dopo questo weekend cioccolatoso potrei anche essere d'accordo. Sì, l'ingegnere si è presa l'ennesima vacanza (i drammi del post-laurea...) stavolta per tuffarsi  nell'Eurochocolate, a Perugia per tutta la settimana.
In una parola? Cioccolato. Ovunque. Dalla colazione (visto che Lui, per festeggiare la mia laurea, ha deciso di portarmi non solo a Perugia ma pure nell'albergo cioccolatoso! Quando si dice una full immersion...:D), agli assaggi in giro per il centro, dagli acquisti per le amiche alle foto per il blog (ovviamente!), dal kebab di cioccolato alle crepes alla Nutella a....troppe cose. Per la serie: essere in un paradiso di cioccolato per due giorni...il peccato è stato solo dover tornare a casa! Ma forse è meglio che le foto parlino da sole...buona visione!:)






Lo slogan di questa edizione?
APPlichiamoci!
E allora via alle torte al cioccolato decorate con le app..;)








venerdì 19 ottobre 2012

Pasta gratinata alla portofino

Ingredienti:
- quattro ragazzi affamati
- un fidanzato che ti dice: "Non mi prepari mai niente di salato" (ma il dolce se lo scofana comunque...)
- non molto tempo a disposizione
- voglia di fare qualcosa di diverso dalla pasta di sempre

Risultato?
Una pasta, molto ligure, ma al forno!



PASTA GRATINATA ALLA PORTOFINO

INGREDIENTI (per 6 persone)

  • 500g di tortiglioni
  • 100g di pesto
  • 200g di passata di pomodoro (o a pezzettoni)
  • una scatoletta di besciamella
  • parmigiano o pecorino grattuggiato q.b. (circa 6 cucchiai)
  • pangrattato q.b.
  • olio, sale
Cuocere la pasta in abbondante acqua salata, per un paio minuti in meno rispetto al tempo indicato sulla confezione. Nel frattempo, rosolare in un pentolino la passata di pomodoro con olio e sale. 
Scolare la pasta e condirla con la besciamella, mescolare bene e aggiungere il pomodoro, il pesto e un paio di cucchiai di parmigiano. Versare il tutto in una pirofila, cospargere con il parmigiano rimasto e circa due cucchiai di pangrattato. Infornare con il solo grill acceso per qualche minuto, finché non si formerà una crosticina sulla superficie.

Buon appetito!

domenica 7 ottobre 2012

Nigella insegna: i brownies più buoni di sempre

Lo so, lo so, l'ennesimo dolce, sono di una monotonia incredibile.
Ma non si tratta di un dolce...questo è IL dolce. Quello che mette d'accordo tutti. Quello che tutti chiedono almeno due volte. Quello che, diciamolo, fa rischiare le arterie per tutto il burro che c'è dentro. Quello che anche tuo fratello, che odia con tutto se stesso il cioccolato fondente, ti chiede di avere. Quello che devi fare "dimensione placca da forno" perché sennò mica ti basta per tutti.


Del resto, qui si parla di Nigella Lawson, non della prima che passa. Quanto adoro questa donna. 
Ho cercato su Youtube il video di questa ricetta e...non so se sia più bello vederli preparare o assaggiarli.
A voi il giudizio, non servono molte altre descrizioni.

Ah, un avvertimento: creano dipendenza...e sono facilisssssimi da fare!



BROWNIES DI NIGELLA LAWSON
(con qualche piccolo adattamento..)

INGREDIENTI (per una placca da forno)

375 g di burro
300 g cioccolato fondente
50 g cioccolato al latte
320 g zucchero
225 g farina
4 uova
1 bustina vanillina
1 pizzico di sale
100 g gocce cioccolato fondente
100 g gocce cioccolato bianco (o una tavoletta tagliuzzata)
nocciole q.b.
zucchero a velo

In pentolino piuttosto capiente, sciogliere a bagnomaria il cioccolato. Aggiungere il burro tagliato a piccoli pezzetti, non tutto insieme, ma pochi pezzetti alla volta e senza aggiungerne altro se quello già messo non si è ancora sciolto. Quando sarà tutto fuso, versare il composto in una terrina e lasciar raffreddare. 
Aggiungere un uovo alla volta sbattendo con una frusta, quindi unire lo zucchero, il sale, la vanillina e la farina, mescolando bene per evitare di formare grumi.
Unire le gocce (o i pezzetti) di cioccolato fondente e bianco e le nocciole tagliuzzate (potete aggiungere qualsiasi cosa vi piaccia, altra frutta secca ad esempio), mescolare rapidamente e versare il tutto in una placca foderata con della carta da forno.
Infornare a 180°, diciamo per 15-20 minuti, ma è molto relativo: l'importante è che si formi una bella crosticina sulla superficie ma che l'interno rimanga umido...Nigella docet!
Et voilà, i brownies sono pronti. Lasciateli raffreddare (se resistete al profumo!), tagliateli a quadrotti e serviteli cosparsi di zucchero a velo.



(ricetta dedicata alle mie compagne di università...ragazze, prossima volta dovete assolutamente portarli voi!)

venerdì 5 ottobre 2012

Kinder Paradiso..celebrativa!

Dopo due anni nella stessa casa, la scorsa settimana Lui si è trasferito. Ha solo cambiato quartiere e parte dei coinquilini, intendiamoci, ma la casa è decisamente diversa. E la cucina...ah, la cucina. Finalmente dotata di fornelli come si deve, un lavabo degno di questo nome e sufficiente spazio per frullare, mescolare e tutto quanto...oggi mi ha permesso di portare a termine la prima performance culinaria "fuori sede", per così dire, dopo un bel po' di tempo.
Non potete immaginare la gioia quando l'ho vista. Anche perché le richieste di spadellamenti vari stavano diventando sempre più insistenti, diciamolo...;)
Quindi, per sperimentare questa nuova location, ho provato a fare la Kinder Paradiso (su sua richiesta, ovviamente..io e il pan di spagna non ci troviamo molto d'accordo, sono un'ingegnere da crostate, lo ammetto), con la ricetta che ho trovato qui. Avevo curiosato un po' in rete, ma mi sono fatta consigliare dall'esperto di merendine in questione (Lui, nemmeno a dirlo) e questa è stata approvata per il primo tentativo. Ho semplicemente sostituito l'aroma alla vaniglia con le bacche, causa disponibilità del negozio, e ho usato una teglia più piccola, che secondo me era sufficiente per le dosi indicate.
Comunque che dire...c'è da specializzarsi. Il sapore era quello, per quanto poco la conosca, il problema è stata la consistenza della crema: un po' troppo fluida, faticava a compattarsi e a "tenere su" le merendine. Ma diciamolo: non era certo colpa della ricetta, ma di QUALCUNO che mi aveva promesso di comprare una bilancia mai pervenuta (e con le dosi a occhio, o meglio a cucchiai, devo migliorare!). Ma ho già avuto una cucina degna di questo nome, quindi non esageriamo!:) Comunque sia, buona era buona, e di sicuro più sana della versione confezionata...quantomeno, si sa cosa ci si mette dentro. E chissà che questa prima sperimentazione non porti ad altre ricette-copia di merendine Kinder e simili...di certo per la Paradiso ci sarà un nuovo tentativo in presenza di una bilancia!

Perciò, bando alle ciance, ecco qui la ricetta, dedicata a Lui e ai suoi nuovi coinquilini, alla nuova casa e al nuovo anno (accademico, s'intende)!

Buona merenda!



KINDER PARADISO

INGREDIENTI BASE DI PAN DI SPAGNA (teglia rotonda da 24 cm di diametro)

  • 4 uova
  • 120 g zucchero
  • una bacca di vaniglia
  • la scorza di un limone
  • 120 g farina
  • 30 g amido di mais
  • un pizzico di sale
  • 5 g lievito vanigliato
  • 40 g burro
In una terrina, sbattere due uova intere e due tuorli con lo zucchero, fino a ottenere un composto bello gonfio. Aprire la bacca di vaniglia, estrarre i semini e unirli al composto insieme alla scorza grattuggiata del limone. A parte, mescolare farina, sale, amido e lievito e unirli delicatamente al composto, quindi montare a neve i due restanti albumi e incorporarli mescolando dal basso verso l'alto per non farli smontare. Nel frattempo, fondere il burro, raffreddarlo e unirlo all'impasto. Imburrare e infarinare una teglia (possibilmente apribile), versarvi il tutto e infornare a 180° per 20 minuti, quindi spegnere il forno e lasciare all'interno la torta per altri 10 minuti. Sfornare e lasciar raffreddare completamente.

INGREDIENTI CREMA
  • 1/2 litro latte intero
  • 1/2 bacca di vaniglia
  • 100 g zucchero
  • 50 g amido di mais
  • 200 ml panna fresca da montare
  • 3 cucchiaini di miele
Mettere in un pentolino il latte e i semini di mezza bacca di vaniglia e scaldare il tutto; in una terrina, miscelare amido e zucchero e unirvi a filo il latte caldo mescolando continuamente con una frusta per evitare di formare grumi. Rimettere sul fuoco il composto e lasciar addensare mescolando sempre; una volta addensata, lasciar raffreddare mescolando di tanto in tanto, quindi riporre in frigorifero. A parte, montare la panna ben fredda con il miele finché non sarà ben ferma, quindi unirla alla crema raffreddata, ancora una volta mescolando con attenzione dal basso verso l'alto. Riporre nuovamente il tutto in frigo.


A questo punto, dividere la torta a metà per ottenere due strati, quindi farcirla con la crema, ricavare dei rettangolini (serve un coltello molto tagliente, altrimenti si sfalda tutta!) e metterli in frigo in modo che si compattino bene. Cospargere con dello zucchero a velo e servire.


Suggerimento: io ho eliminato la parte esterna della torta per "schiarirla" un po', così da farla sembrare un po' più simile all'originale...questione di gusti!


martedì 2 ottobre 2012

Ebbene sì, chiamatemi DOTTORESSA!


Dopo 3 anni
22 esami
e 180 crediti..
finalmente..
"La dichiaro dottore in ingegneria biomedica."

:D